Il maltempo ha provocato la rottura degli argini del Panaro in località Gaggio e una piena eccezionale per il fiume Secchia che ha toccato un record storico superiore di 60 cm rispetto al massimo livello raggiunto in passato.
Un evento dovuto a una situazione meteo definita dai tecnici più che straordinaria, che ha sommato lo scioglimento della neve in quota, circa 40 centimetri di manto nevoso diventato acqua in pochissime ore, a piogge a carattere torrentizio.
Una situazione che la Regione ha monitorato in modo costante con l’assessore regionale alla Protezione Civile, Irene Priolo, insieme alla direttrice dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza del Territorio e la Protezione Civile, Rita Nicolini, ai tecnici e volontari, ad AIPo, ai rappresentanti delle forze dell’ordine, dei Vigili del fuoco e dell’Esercito, tutti in collegamento dalla sala operativa del Centro Unificato Provinciale di Protezione Civile di Marzaglia.
Le casse di espansione di Secchia e Panaro hanno raggiunto i livelli massimi e invasato milioni di metri cubi d’acqua. Tuttavia alcuni allagamenti si sono verificati a valle della cassa di espansione di Campogalliano e a valle della cassa di espansione del fiume Panaro con interessamento della località Fossalta e delle abitazioni a monte e valle della via Emilia da Fossalta al ponte di Sant’Ambrogio. Alcuni allagamenti si sono verificati anche nelle abitazioni limitrofe il torrente Tiepido che ha avuto livelli molto alti per le acque rigurgitate del fiume Panaro.
I ponti lungo l’asta del fiume secchia sono restati ovviamente chiusi al transito: ponte Alto, ponte dell’Uccellino, ponte Motta, ponte San Martino, ponte Pioppa e il ponte di Concordia sulla Provinciale 8.
In questo quadro serio, preoccupante, reso difficoltoso anche dal maltempo, ha operato il nostro gruppo di volontari ben coordinati e guidati dal C.O.C. e dalla segreteria, seguendo un canovaccio collaudato e procedure precedentemente stabilite dal P.E.C. Continua e costante la presenza del Sindaco Alberto Bellelli e del responsabile Comunale del Servizio di P.C. e Pronto Intervento Mauro Zanazzi.
L’emergenza, allerta rossa, è iniziata alle ore 18,00 del 5 dicembre e si è protratta, senza soluzione di continuità, fino alle ore 18 del 7 dicembre: 48 ore trascorse sul tratto arginale di competenza del Comune di Carpi al fine di sorvegliare l’andamento della piena e segnalare eventuali irregolarità quali smottamenti, frane, zatteroni, fontanazzi, tracimazioni.
Ben 52 sono i volontari che si sono alternati nei vari turni di monitoraggio per un totale di circa 530 ore.
Seguono alcune foto dell’evento