L’alluvione dell’Emilia-Romagna del 2023 comprende una serie di eventi alluvionali e geologici prodotti da un fronte meteorologico occluso di origine atlantica, alimentato a sua volta da un ciclone mediterraneo, che ha generato sulla regione piogge torrenziali persistenti, allagamenti, straripamenti e frane.
La perturbazione ha inoltre interessato le province settentrionali delle Marche e tre comuni della Romagna toscana che ricadono nella città metropolitana di Firenze.
L’alluvione ha coinvolto 44 comuni Romagnoli, tra cui principalmente la provincia di Ravenna e le province di Forlì-Cesena, Rimini, Bologna. Le forti piogge hanno fatto straripare 23 corsi d’acqua, tra cui i fiumi Lamone, Sillaro, Savio, e i torrenti Idice, Quaderna, Senio. Nel territorio colpito si sono inoltre verificate 250 dissesti e frane in 48 comuni.
I decessi sono 16, gli sfollati oltre 36mila e i danni stimati sono circa 8,8 miliardi: è il tragico bilancio delle alluvioni che nel mese di maggio hanno messo in ginocchio la Romagna.
Sono quasi 2.000 i volontari al lavoro in Emilia-Romagna dopo la disastrosa alluvione del maggio 2023. Di questi, circa 300 sono volontari dell’Emilia-Romagna, circa 700 appartengono alle organizzazioni nazionali di volontariato, il resto alle colonne mobili regionali di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Alto Adige, Lombardia, Lazio, Toscana, Abruzzo, Liguria, Valle d’Aosta e Umbria.
Anche il nostro gruppo di volontari si è aggregato ai soccorsi a far data dal 24 maggio al 4 giugno. In questo lasso di tempo si sono alternati 50 volontari in aiuto alla popolazione di Faenza, per un totale di circa 1.770 ore lavoro.
In dotazione ai volontari sono stati dati mezzi all’avanguardia: idropulitrici con serbatoio, quindi capaci di operare con una certa autonomia anche senza essere collegate a una condotta d’acqua, gruppi elettrogeni e motopompe.
Presente anche la Protezione Civile Comunale che ha mandato a Faenza tre idropulitrici, con due mezzi e undici volontari: l’invio di aiuti segue al sopralluogo nella cittadina romagnola compiuto dal sindaco Alberto Bellelli con il dirigente dei Lavori pubblici, accompagnati dal primo cittadino Massimo Isola. A Faenza erano già presenti il responsabile della Protezione Civile Carpigiana geom. Marcello Fabbri (da giovedì 18 maggio) e agenti della Polizia Locale dell’Unione Terre d’Argine (da domenica 21 maggio).
Seguono alcune foto tra le più significative del tragico evento.