2 i manuali (lo scorso anno 1) di informazione da consegnare ai cittadini sulle buone pratiche di protezione civile per mitigare i rischi derivanti da calamità naturale.
40 i volontari (il doppio dello scorso anno), 15 comunicatori e 25 in supporto, che hanno preso parte alla due giorni della campagna di protezione civile che si è svolta in contemporanea in circa 1.000 piazze sparse sul territorio italiano.
È l’undicesimo anno che il G.C.V.P.C. di Carpi partecipa a questa campagna nazionale (voluta dal dipartimento di P.C.) di comunicazione pubblica sulle buone pratiche di protezione civile basate sulla sinergia tra scienza, volontariato e istituzioni che si rivolge a tutti con messaggi chiari e riconoscibili per trasformare la consapevolezza in azione, 365 giorni l’anno.
Alla cittadinanza sono stati consegnati quindi 2 manuali che parlano di calamità naturali quali terremoto, alluvione, maremoto, incendi boschivi, vulcani.
- Il primo “Io Non Rischio” elaborato da un progetto del Dipartimento Nazionale di P.C.;
- Il secondo “Emergenza cosa fare” voluto dall’Unione Terre d’Argine da distribuire sia in piazza in concomitanza dell’evento I.N.R. che a tutte le famiglie dei 4 Comuni con invio personalizzato.
Oltre alla solita attività di informazione ai cittadini quest’anno sono state attivate una serie di iniziative collaterali, gestite dai volontari in supporto ai comunicatori, quali giochi didattici per i più piccoli, il montaggio di una tenda pneumatica di primo soccorso e l’esposizione di motopompe utilizzate in aiuto alla popolazione Romagnola durante l’alluvione del maggio scorso.
Durante la due giorni nella piazza fisica i comunicatori hanno incontrato circa 300 cittadini. In simbiosi con la piazza fisica è stata attivata anche una piazza digitale creata sui social (Facebook e Instagram) dove sono stati pubblicati 40 post di informazioni istituzionali, interviste e testimonianze del sindaco Alberto Bellelli, di tecnici del settore quali il geologo Dott. Triches e il prof. Stefano Orlandini ordinario di costruzioni idrauliche presso il dipartimento di ingegneria Enzo Ferrari dell’università di Modena e Reggio Emilia raggiungendo una copertura di oltre 3.000 contatti.
Seguono una serie di foto maggiormente significative